I contratti di lavoro sono strumenti indispensabili per definire le regole che costituiscono il rapporto giuridico tra datore di lavoro e lavoratore. Dunque, non rispondono solo a un obbligo di legge, ma regolano l’insieme di tutti i diritti, le responsabilità, i doveri e le condizioni di impiego di un dipendente.
Poiché ogni azienda presenta specifiche esigenze, dettate dal mercato in cui opera, dal budget disponibile e dalle dinamiche correlate al tipo di attività svolta, esistono anche diversi tipi di contratto di lavoro. Conoscerli è fondamentale sia per gli imprenditori che per i lavoratori.
Ecco una guida sulle tipologie di contratti di lavoro, per semplificare la scelta e trovare ogni volta la soluzione migliore in base alle necessità di imprese e lavoratori.
Contratti lavorativi: quali proporre quando si assume personale
Prima di inserire nuove risorse nel team di lavoro, è importante comprendere le reali esigenze aziendali e quali obiettivi si voglia raggiungere. Solo in questo modo sarà possibile definire con chiarezza il monte ore necessario, la durata del contratto di lavoro e con quali tutele i nuovi assunti presteranno servizio. Definite queste informazioni fondamentali, sarà più semplice scegliere tra le diverse tipologie contrattuali previste dalla legge.
Contratti di lavoro: part time o full time
A prescindere dal settore in cui opera la tua azienda, e dal tipo di contratto di lavoro subordinato scelto per stipulare l’accordo di assunzione, una prima doverosa distinzione riguarda il monte ore settimanali.
Se il contratto è a tempo pieno (o full time) le ore di lavoro previste sono al massimo 40. Dunque, le ulteriori ore lavorative verranno retribuite come straordinari. Invece, un contratto part time regolamenta un rapporto di lavoro con un monte ore inferiore a 40. In genere sono 20 o 30 ore. Tuttavia, per definizione anche un contratto da 36 o 38 ore lavorative è considerato comunque a tempo parziale.
Inoltre, il contratto part time può essere:
- orizzontale, con le ore distribuite equamente tra i giorni della settimana;
- verticale, quando alterna giornate di lavoro full time a giornate libere;
- misto, con alcuni giorni a tempo pieno e altri giorni a tempo ridotto.
Tipologie di contratti di lavoro
Innanzi tutto, i contratti di lavoro si dividono in 2 categorie:
- lavoro subordinato – caratterizzato da un rapporto professionale, che vincola il lavoratore a prestare il proprio lavoro alle dipendenze e sotto la direzione del datore di lavoro. Mentre quest’ultimo si impegna a corrispondere la retribuzione pattuita e riportata nel contratto;
- lavoro parasubordinato – presenta condizioni contrattuali intermedie tra il lavoro subordinato e il lavoro autonomo. Quindi, viene utilizzato per regolare collaborazioni continuative, coordinate dal datore di lavoro, ma senza vincolo di subordinazione.
Quando decidi di assumere una persona da inserire in azienda con un contratto di lavoro subordinato, puoi optare tra le seguenti tipologie contrattuali.
Contratto a tempo determinato
Il lavoratore viene assunto con un contratto che riporta il termine del rapporto lavorativo. In genere, viene proposto per regolamentare un lavoro subordinato che preveda un periodo di prova. Nel caso l’esperienza risulti positiva, di solito, viene poi sostituito da un contratto a tempo indeterminato, che rinnova il legame professionale tra le parti, offrendo maggiori garanzie.
Contratto a tempo indeterminato
Tra i diversi tipi di contratti di lavoro è quello che offre più stabilità e tutele a entrambe le parti. Non ha una data di scadenza, quindi termina nel caso di licenziamento per giusta causa o se il lavoratore presenta le dimissioni.
Contratto intermittente o a chiamata
Questa formula contrattuale è adatta a coprire esigenze temporanee del datore di lavoro, come la necessità di aumentare il flusso di produttività in un determinato momento dell’anno. Tra le sue peculiarità, spicca la necessità di specificare la durata del rapporto di lavoro, il luogo e la modalità dello svolgimento dell’opera prestata. Ma non solo, anche la causale che giustifichi la necessità di ricorrere al lavoro a chiamata.
Contratto di apprendistato
Il contratto di apprendistato è una particolare forma contrattuale rivolta a lavoratori:
- con età compresa tra i 15 e i 29 anni;
- in mobilità;
- che percepiscono indennità di disoccupazione.
Come le altre forme contrattuali, questo tipo di contratto regolamenta retribuzione e tipologia di lavoro da svolgere, ma in più prevede anche un periodo di formazione professionale per il personale assunto.
Contratto di somministrazione
Il contratto di somministrazione, a differenza degli altri, coinvolge sempre 3 soggetti:
- il lavoratore, che presta la sua manodopera all’utilizzatore per un tempo stabilito, ma è assunto e retribuito dal somministratore;
- l’azienda, professionista o privato cittadino che assume (utilizzatore);
- l’agenzia per il lavoro autorizzata (somministratore).
È proprio quest’ultima che ha il compito di ricercare e selezionare il personale, nonché di svolgere la funzione di intermediario tra lavoratore e azienda. Ma non solo, provvede anche a tutti gli aspetti burocratici legati all’assunzione.
Dunque, in realtà,nella somministrazione di lavoro sono 2 i contratti in essere:
- tra lavoratore e agenzia del lavoro, per regolamentare i termini di assunzione (contratto di lavoro somministrato);
- tra agenzia e azienda, per regolamentare il “prestito” del personale in missione presso l’impresa utilizzatrice (contratto di somministrazione di natura commerciale).
Il contratto di somministrazione può essere a tempo determinato o indeterminato e prevede diritti e doveri identici a quelli dei contratti che regolano le assunzioni dirette tra impresa e lavoratore. È un approccio estremamente vantaggioso:
- il personale somministrato avrà accesso a maggiori tutele e opportunità di impiego;
- le aziende avranno la possibilità di essere più flessibili, ridurre i costi e sopperire alle dinamiche del mercato. Oltre a poter entrare in contatto con candidati ideali, da assumere poi, se necessario, anche direttamente.
Contratti di lavoro: affidati a un broker in somministrazione
Il contratto di lavoro è il documento da cui prende il via il rapporto professionale tra dipendente e datore di lavoro. Per partire con il piede giusto, e instaurare una relazione lavorativa sana, rispettosa e che tuteli entrambe le parti, il contratto di assunzione deve essere scelto con consapevolezza.
Ma trovare la tipologia contrattuale adatta ad allineare le esigenze dell’azienda e del lavoratore può essere una sfida impegnativa. È qui che entra in gioco il broker in somministrazione, un esperto che ti affianca nella ricerca di partner affidabili a cui delegare la selezione di manodopera in somministrazione.
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