Le fasi del recruiting: come sviluppare un processo efficace di selezione del personale

Le fasi del recruiting: come sviluppare un processo efficace di selezione del personale

Il reclutamento è un processo di ricerca e attrazione delle risorse umane per coprire le posizioni mancanti in azienda. Pianificare le fasi del recruiting è dunque cruciale per trovare il candidato adatto alla mansione scoperta, proprio nel momento opportuno, senza perdere tempo prezioso.

Un processo di recruiting ben pianificato mira ad attrarre il maggior numero di candidati qualificati in cerca di lavoro. È un approccio graduale, con precise fasi correlate fra loro, necessario per coinvolgere persone di talento che possano aiutare l’azienda a crescere.

Quindi, sviluppare e implementare un ciclo di recruiting efficace, non solo manifesta professionalità, ma ti aiuta ad attrarre, coinvolgere, reclutare e trattenere i talenti migliori.

Certo, è un processo che può variare in base alla struttura organizzativa, alle dimensioni dell’azienda e al procedimento di selezione esistente. Tuttavia, se ben strutturato, risulta essere infallibile. Ecco come sviluppare un modello di reclutamento efficace per far salire a bordo la persona giusta nel minor tempo possibile.

Le 7 fasi del recruiting efficace per attirare e selezionare i candidati migliori

Il programma di reclutamento è progettato per attirare un pool di candidati da cui l’azienda possa selezionare i migliori profili. Per semplificare, snellire e accelerare il processo le fasi del recruiting devono essere correlate tra loro e alimentare un ciclo di selezione proattivo, efficace ed efficiente.

Dunque, se stai lottando per soddisfare le tue esigenze di ricerca e selezione del personale, ecco 7 fasi che dovrai curare e analizzare con estrema attenzione.

#1 Job analysis: analisi del ruolo

La fase più delicata del processo di recruiting è proprio quella iniziale: definire la posizione vacante. Dopotutto, come puoi trovare personale adatto a una specifica mansione se non sai di cosa hai bisogno?

Il processo di reclutamento inizia con la pianificazione. È necessario partire dalla raccolta delle informazioni utili per definire conoscenze, abilità ed esperienze necessarie per ricoprire il ruolo. Ed è una fase da svolgere in collaborazione con il management aziendale. Più l’analisi è dettagliata e maggiore sarà l’accuratezza con cui verrà individuata la persona adatta per la posizione aperta.

Sembra banale, ma spesso questa fase viene saltata e le conseguenze sono quasi sempre disastrose.

#2 Job description: l’annuncio di lavoro che attrae talenti

Dopo aver definito il profilo, è il momento di procedere con la stesura della job description, l’annuncio vero e proprio. Si tratta di un’operazione da non sottovalutare. Scrivere un annuncio di lavoro efficace, che porti candidati validi e in linea con le esigenze aziendali, non è così scontato come può apparire.

Le caratteristiche fondamentali che deve avere il tuo annuncio sono due:

  • attirare la curiosità dei migliori talenti suscitandone l’entusiasmo;
  • far desistere chi non ha le competenze ricercate, per divenire il primo strumento di scrematura naturale dei candidati.

Inoltre, un annuncio di lavoro deve essere supportato da una strategia di promozione del brand costante, che lo renda più attrattivo rispetto alla concorrenza: la brand awareness e l’employer branding sono infatti strumenti fondamentali per il successo del recruiting.

Cosa non deve mancare nella descrizione di un annuncio di lavoro? Ecco i punti principali:

  • nome e descrizione dell’azienda;
  • valori fondamentali;
  • job title;
  • caratteristiche della posizione aperta e descrizione delle mansioni da svolgere;
  • vantaggi offerti;
  • retribuzione;
  • qualità non necessarie, ma suggerite;
  • CTA, invito a candidarsi.

Naturalmente, questa è una lista completa, spetterà a te personalizzarla e soddisfare le esigenze di reclutamento specifiche della tua azienda.

Inoltre, non puoi dimenticare che un annuncio ben scritto deve essere specifico. Dovrai usare un tono conversazionale, ma senza distaccarti dall’immagine che la tua azienda. Usa parole chiave appropriate ed elenchi puntati, per fornire chiarezza e rompere la monotonia che regna sovrana nei testi scritti per la ricerca delle risorse umane. Solo, con un annuncio di lavoro ritagliato su misura del candidato è possibile iniziare la ricerca vera e propria ed evitare il mismatch tra domanda e offerta di lavoro.

#3 Ricerca dei talenti

Identificare i talenti giusti, attrarli e motivarli a candidarsi sono gli aspetti più importanti del processo di reclutamento. L’annuncio di lavoro dovrebbe essere pubblicizzato sia all’interno dell’azienda, per generare referral (raccomandazioni o segnalazioni) che all’esterno, sui canali appropriati.

Quando i reclutatori utilizzano fonti interne per il reclutamento, incrementano il coinvolgimento dei dipendenti. Farli sentire valorizzati e parte attiva dell’azienda stimola la motivazione, la produttività, il senso di sicurezza e soddisfazione sul lavoro.

D’altra parte, il reclutamento tramite fonti esterne, come le agenzie per il lavoro in somministrazione, offre un maggior bacino di candidati qualificati da cui attingere. In questo caso poi, il processo si muove più rapido e il rischio che la percezione soggettività, dovuta ai bias cognitivi dei collaboratori interni, non incide sulla proposta dei candidati.

#4 Screening dei curricula ricevuti

Inizia ufficialmente la fase di recruiting vera e propria. Lo screening è un momento davvero difficile e impegnativo. Per andare avanti con il processo di reclutamento, è necessario selezionare i candidati in modo efficiente e accurato.

Il responsabile della selezione, dopo aver raccolto i curricula, può risolvere questo collo di bottiglia nel reclutamento seguendo quattro passaggi chiave:

  • esaminare – dopo aver raccolto i curricula, procede con la prima scrematura, analizzando i CV e mettendoli in relazione con i requisiti previsti dalla job description;
  • selezionare – ordina i curriculum che hanno le credenziali preferite esaminando le loro certificazioni, esperienza pertinente, competenza tecniche e altre abilità specifiche richieste per il ruolo;
  • filtrare – seleziona i candidati che hanno sia i requisiti previsti dalla job description che le qualifiche minime per svolgere il lavoro;
  • preparare – raccoglie eventuali dubbi o domande in modo che possano essere chiariti durante l’intervista.

È importante che in questa fase vengano coinvolti un buon numero di candidati, per poter selezionare i migliori e ottenere un gruppo ristretto di potenziali collaboratori tra cui scegliere.

Infine, è fondamentale gestire efficacemente la relazione con i candidati, anche con chi non viene selezionato per il colloquio conoscitivo. Un mancato feedback può incidere drasticamente sulla candidate experience, macchiando la brand awareness dell’azienda.

#5 Fasi del recruiting: il colloquio

Conoscere i candidati selezionati per valutare la veridicità di quanto riportato sui CV è una delle fasi di recruiting più impegnative. È possibile procedere con modalità diverse a seconda delle dimensioni del team di assunzione e delle tue esigenze di reclutamento.

Possono essere programmati diversi colloqui per ogni candidato, sia in presenza, per valutare gli aspetti paraverbali che il linguaggio del corpo. Oppure, in modalità di video colloquio di lavoro.

Inoltre, è possibile richiedere prove pratiche, per valutare le conoscenze del candidato su determinate mansioni. Sottoporlo a test psicometrici,per conoscerne meglio la personalità, oppure osservarlo in prove di gruppo, pervalutare l’approccio nel lavoro in team.

Per poter scegliere il migliore tra i candidati, nella maggior parte dei casi, si rendono necessari un secondo e un terzo colloquio. Lo scopo è proprio sondare con dovizia le soft skills, le competenze trasversali e avere un quadro più completo possibile.

#6 Valutazione e offerta di lavoro

Questa è la fase finale del processo di reclutamento. Non dare per scontato che il candidato scelto accetti l’offerta e tieni in standby altri profili interessanti. Tuttavia, se il prescelto ha pazientemente completato tutte le pratiche burocratiche e aspettato il processo di selezione, le probabilità che accettarà l’offerta formale di lavoro sono alte.

Ma le fasi del recruiting, in realtà, non finiscono qui. C’è ancora un passo molto importante che richiederà tutta la tua attenzione.

#7 Onboarding: inserimento in azienda del nuovo dipendente

Quando il candidato accetta l’offerta di lavoro, diventa ufficialmente dipendente dell’azienda. Inizia così l’ultima fase del processo di recruiting, l’onboarding. È un momento strategico di orientamento dei nuovi assunti.

I primi 6 mesi sono determinanti per definire se il dipendente rimarrà in azienda o abbandonerà il posto di lavoro dopo poco tempo. E con la fatica fatta per selezionarlo e convincerlo, lo scopo è quello di favorirne l’inserimento in azienda, aiutandolo a comprenderne la cultura e le dinamiche. Vuoi che la nuova risorsa si senta a proprio agio e sia produttivo il prima possibile.

Fasi del recruiting: come semplificare l’assunzione del candidato ideale

Attrarre i talenti migliori è una delle sfide che le aziende si trovano ad affrontare per mantenersi competitive all’interno del mercato globale. Per questo motivo, tutte le fasi del recruiting sono cruciali e strategiche. L’efficacia si riflette sulle prestazioni, sulla redditività e sull’immagine dell’azienda.

Strutturare al meglio le fasi del processo di recruiting ti permette di assumere sempre il candidato migliore. Dunque, considera i momenti chiave che abbiamo visto insieme e adattali al tuo contesto, in base a come l’azienda è già organizzata.

Tuttavia, un processo efficace di ricerca e selezione del personale richiede conoscenze e abilità di cui dovresti già disporre. Per semplificare e ridurre tempistiche e costi, puoi avvalerti del supporto esperto delle agenzie per il lavoro e assumere personale in somministrazione.

Oltre ad abbattere i costi del processo di recruiting, hai tutto il tempo per valutare i candidati e decidere, solo in seguito, se trattenerli in azienda. Inoltre, con il supporto di un broker esperto in somministrazione di lavoro, puoi trovare l’agenzia che meglio soddisfa le tue necessità. È così che assumi collaboratori competenti alle migliori condizioni economiche sul mercato e sei sicuro di fare la scelta giusta.

Deine Group opera come broker in ambito risorse umane, proprio per accompagnarti nel processo di selezione del personale in somministrazione. Contattaci, senza impegno e scopri come la nostra consulenza personalizzate e priva di oneri possa aiutarti a trovare i candidati migliori e a contenere i costi del lavoro.

Deine Group S.r.l. Via Bernardino Telesio, 17 20145 Milano (MI) | P.IVA - Reg. Impr. di MI: 02836180212 Capitale sociale: 25.000,00€ R.E.A. di MI: 2091341 | Privacy | Cookie