I KPI Recruitment vengono utilizzati per misurare le prestazioni nei processi di assunzione. Possono rivelare aree di miglioramento e mostrare sia il valore che il ritorno sull’investimento dei tuoi sforzi di reclutamento.
Gli indicatori chiave di prestazione (KPI) devono essere misurabili e affidabili, per permetterti di capire se stai implementando le azioni giuste: quelle che ti permetteranno di trovare i migliori talenti.
Quindi, quali caratteristiche dovrebbe avere un KPI di cui dovresti preoccuparti? Quali e quanti sono gli indicatori di prestazione da prendere in considerazione nel tuo processo di assunzione? Continua a leggere per scoprire un approccio efficace al reclutamento attraverso l’analisi dei KPI.
KPI Recruitment: cosa sono e a cosa servono
Traducendo letteralmente dall’inglese, KPI sta per Key Performance Indicator, ovvero indicatori chiave di prestazione. Quando sono opportunamente definiti, la loro misurazione permette di valutare se un’azienda sta raggiungendo o meno i propri obiettivi.
Tuttavia, i KPI differiscono a seconda dell’ambito di riferimento e dell’area di attività. Dunque, quando parliamo di KPI Recruitment ci riferiamo ai parametri specifici che consentono di migliorare il processo di selezione del personale.
La loro utilità è fondamentale per capire se le strategie di selezione adottate stiano funzionando oppure no. Ad esempio, se non riesci a chiudere una selezione, poiché le candidature ricevute non sono in linea, è chiaro che nel processo di recruiting qualcosa non funzioni. E sarà proprio grazie alla misurazione dei KPI di recruiting impostati che potrai subito cogliere i passaggi improduttivi e fuorvianti, per ottimizzarli e raggiungere il risultato ambito.
La ricerca e selezione del personale richiede un grande sforzo, costa tempo e denaro. Non puoi permetterti di basare il processo di assunzione su fattori soggettivi, come intuito o “sensazioni”. Ci sono dei bias comportamentali subdoli e fuorvianti che possono indurti a commettere errori clamorosi. In questo articolo, puoi scoprire quali sono e come evitare le trappole nascoste nella selezione del personale.
Quali sono le metriche principali dei KPI Recruitment
Quando sei alla ricerca di personale, non puoi considerare un successo il solo fatto di aver trovato un candidato per la posizione aperta. È opportuno calcolare l’effettivo beneficio che il risultato porterà alle performance aziendali. Dunque, è un’analisi qualitativa e quantitativa che va fatta sull’intero processo.
I KPI recruitment sono gli indicatori che puoi usare a tale scopo. Ma quali sono quelli corretti? Vediamo insieme i 7 KPI che non dovresti ignorare nella valutazione del tuo processo di selezione del personale.
#1 Reach for Hire e Database
Questo KPI indica il numero totale dei candidati sommando tutti i curriculum pervenuti dai vari canali utilizzati nella ricerca (piattaforme, social, sito aziendale, newsletter, ecc.).
Il Reach for Hire tiene conto anche dei profili provenienti dal database aziendale. Averne uno centralizzato e dedicato ai profili dei candidati ti permetterà di disporre dello storico di tutte le attività e metriche di recruiting. In questo modo, sarà molto più facile ricercare e trovare i profili in linea con un ruolo scoperto.
Esistono software e piattaforme che consentono di costruire il proprio database, semplificando e velocizzando il lavoro di scrematura e selezione.
#2 KPI Recruitment: Conversione delle candidature
Questo indicatore valuta la qualità degli annunci e risponde alla domanda: quante sono le candidature davvero valide che arrivano in seguito alla lettura dell’annuncio? Se riscontri un tasso di lettura alto, ma pochi CV ricevuti, potrebbe essere un segnale che il processo di application è troppo lungo o complesso.
Allo stesso modo, se i profili non presentano le skill ricercate, è probabile che la job description sia stata scritta in maniera superficiale e non approfondita. Andrebbe quindi rivista e ripubblicata.
#3 Search of Hire
L’indicatore di performance collegato al Reach of Hire è il Search of Hire. Mostra da quali fonti arrivano i CV. Identificare quali sono i siti, le piattaforme e i canali utilizzati più efficaci, che portano a una maggiore conversione, è un fattore spesso sottovalutato.
In realtà, è uno dei KPI Recruitment più utili, perché ti permette di capire come gestire al meglio il budget aziendale nel processo di assunzione. Eviti investimenti nei canali a basse performance e ottimizzi le risorse.
#4 Time to Fill e Time to Hire
Anche il tempo è una metrica importante. Tuttavia, devi sapere come quantificarlo. Ecco perché viene suddiviso in:
- Time to Fill – tempo trascorso dalla pubblicazione dell’annuncio all’assunzione.
- Time to Hire – tempo trascorso dalla registrazione dell’annuncio, ovvero da quando il candidato ha compiuto un’azione concreta, alla firma finale del contratto.
Sapere quanto tempo ci vuole per assumere una persona può aiutarti a pianificare le campagne di reclutamento. Puoi anche scoprire i colli di bottiglia nel tuo processo di assunzione, sviluppare strategie per eliminarli e ridurre i tempi di assunzione.
Più questi periodi di tempo si protraggono, minore sarà la possibilità che il processo di recruiting si concluda positivamente. Ad esempio, se un candidato dovesse aspettare troppo per ricevere conferma della sua assunzione, potrebbe accettare quella di un concorrente. Il risultato è che non solo avresti perso una risorsa, ma dovresti riprendere il processo di selezione da capo.
#5 Tasso di accettazione
Come si può intuire dalla definizione, questo KPI indica il numero di offerte accettate. Un buon tasso di accettazione indica che il tuo team è riuscito a implementare un processo di reclutamento efficiente, offrendo un’esperienza di assunzione che ha portato a individuare il profilo con le competenze adeguate.
Per aumentare il tasso di accettazione dell’offerta, assicurati di proporre condizioni competitive, in linea con gli standard del settore. Accertati che la tua comunicazione sia chiara e coerente in relazione ad aspetti critici come responsabilità lavorative, retribuzione ed eventuali benefit aziendali.
#6 KPI risorse umane: Cost per hire
Questo KPI considera tutti i costi associati al reclutamento. Il budget a disposizione per un processo di selezione non può essere trascurato, così come il tempo speso per i colloqui con i candidati.
Ecco perché dovresti avere una precisa stima della cifra necessaria a sostenere tutte le attività di ricerca e selezione del personale. Questo KPI recruitment lo puoi calcolare dividendo la spesa totale del processo di assunzione, per il numero di candidati assunti.
#7 Quality of Hire e valutazione performance
La valutazione dei KPI Recruitment deve proseguire anche una volta che il candidato ha firmato il contratto. Il primo indicatore da tenere presente è il Quality of Hire, poiché ti aiuta a capire com’è la qualità della vita in azienda.
Se l’ambiente lavorativo dovesse risultare inadatto alle aspettative della persona assunta, o se non riuscisse a integrarsi nel gruppo, potrebbe decidere di abbandonare la posizione in poco tempo. Allo stesso modo, dovrai vagliare se la risorsa inserita sia in grado di apportare il valore aggiunto che speravi.
Questo KPI è necessario per comprendere se il processo di assunzione è coerente in tutta la pipeline. Se non lo fosse, quello a cui assisteresti è un turnover che porterebbe a dover ripetere tutto il processo di recruiting, poiché il rapporto azienda/dipendente non ha rispettato le attese.
Come un broker per il lavoro in somministrazione può aiutarti nel processo di assunzione
I processi di assunzione non sono facili, lo sappiamo bene. Le criticità da affrontare sono molte. I KPI recruitment sono validi e indispensabili strumenti se vuoi monitorare l’efficacia delle strategie di assunzione implementate. Ma non bastano.
La ricerca e selezione di personale richiede risorse, budget e tempo che non sempre puoi permetterti. Il lavoro in somministrazione risolve alla radice le problematiche relative agli errori nelle assunzioni e semplifica il processo di recruiting. Tuttavia, richiede comunque una ricerca minuziosa delle migliori agenzie per il lavoro, in grado di individuare i candidati giusti a condizioni economiche vantaggiose.
Ecco perché un broker per il lavoro in somministrazione è sempre la soluzione perfetta per le tue strategie di recruiting. Deine Group è la prima realtà in Italia a operare come broker in ambito risorse umane. Con la consulenza personalizzata a costo zero, ti aiutiamo a trovare le agenzie per il lavoro idonee a soddisfare le tue necessità. Puoi assumere i profili ideali alle migliori condizioni contrattuali sul mercato.
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