In un periodo in cui l’economia di tutti i mercati è stata fortemente colpita, ridurre i costi aziendali è una mossa fondamentale. Quando sei il titolare di un’impresa e vuoi incrementare le entrate per aumentare la redditività della tua attività, sai che ogni centesimo conta.
Ci sono molte tattiche che un imprenditore può implementare per contenere le spese superflue senza stravolgere l’azienda e intaccare la produttività dei dipendenti. Spesso sono semplici scelte di buon senso che migliorano i profitti e aprono a un modo nuovo di gestire la forza lavoro.
Dietro a una crisi, c’è un’opportunità di miglioramento. Quindi, sfrutta questo momento per fare un passo indietro e osservare attentamente la conduzione della tua attività: stai già adottando le soluzioni migliori? Facciamo un check insieme, e vediamo come sia possibile ridurre i costi in azienda.
Riduzione dei costi aziendali: da dove partire
Per risolvere un problema nel migliore dei modi, bisogna prima conoscerlo. Se il tuo obiettivo è ridurre i costi aziendali, dovrai capire quali siano quelli reali della tua attività. Da dove provengono? Da cosa sono composti? Sono tutte voci indispensabili alle varie mansioni? Quali sono collegati direttamente alla produttività e quali no?
Già rispondendo a queste prime domande, ti farai un’idea chiara di cosa sta influendo in negativo sulla redditività. Spesso, l’errore principale è quello di non monitorare con costanza tutti gli elementi che vanno a comporre i costi sostenuti dalla tua azienda.
Il primo step che dovresti affrontare, se vuoi pianificare una riduzione dei costi aziendali, è quello di identificare quali siano quelli fissi e quelli variabili. I primi sono indipendenti dalla produzione di servizi e prodotti. Quindi, sarà più difficile poter risparmiare, poiché sono costi come l’affitto dei locali aziendali, gli stipendi dei collaboratori, ecc.
I costi variabili sono invece quelli collegati a quanto prodotto dalla tua azienda, come le materie prime o il noleggio e la manutenzione dei macchinari. Comprendere questa prima distinzione è cruciale per tagliare i costi aziendali con 3 azioni mirate.
Individuare degli sprechi
Gli sprechi all’interno di un’azienda si dividono in tantissime categorie, perché riguardano molteplici fattori. Alcuni di questi potrebbero essere ritenuti secondari, ma pesano eccome sul bilancio finale. Quant’è la spesa annuale in cancelleria? E quella per il caffè? E quella per i software e i programmi installati sui pc? Ogni dettaglio conta.
Per tutti questi aspetti, che non sono di primaria importanza per la tua attività, prova a chiederti se ci sono modi per ridurli, eliminarli del tutto o trovare opzioni più economiche. Fai lo stesso anche per tutte quelle mansioni che non portano valore aggiunto al cliente, ma che svolgi ogni giorno e rappresentano un costo.
Pensa all’archiviazione dei documenti. Perché non passare a un formato totalmente digitale, che non ti occupa spazio fisico, facilita la ricerca e pone fine al consumo di carta?
Ci sono poi gli sprechi collegati alla produzione vera e propria. Ad esempio:
- accumulo eccessivo di scorte;
- sovrapproduzione rispetto alla domanda;
- momenti “morti” nell’attività del personale;
- fermo macchina e risorse necessarie per risolvere la causa del problema.
Alcuni di questi aspetti potrebbero essere la conseguenza di un mal funzionamento in qualche fase del processo produttivo, che andrebbe quindi rivisto. E questo ci porta direttamente al punto successivo.
Ottimizzare la produzione
Una produzione efficiente passa attraverso personale, materie prime, procedimenti e macchinari. Conoscere le caratteristiche di ognuno di questi elementi e ottimizzarli è indispensabile se vuoi puntare all’abbattimento costi aziendali.
Acquista solo materie prime davvero necessarie e di ottima qualità. Investire in riparazioni ti costerebbe molto di più, non solo in termini economici, ma anche di reputazione. Analizza con continuità i procedimenti di produzione, valuta se ti fanno raggiungere gli obiettivi in tempo e con quale risultato, o se devono essere rivisti e migliorati. Ad esempio, l’uso di macchinari obsoleti potrebbe richiedere maggiore manodopera e rallentare il lavoro dei dipendenti.
Ricordati che il monitoraggio deve essere costante: i bisogni e le priorità possono cambiare nel lungo o breve periodo e dovrai essere in grado di adattarti in maniera rapida. Garantisci ai dipendenti i giusti strumenti e, allo stesso tempo, assicurarti che siano le persone idonee per le mansioni a loro assegnate. Ecco perché potresti valutare un’alternativa interessante.
Esternalizzare il lavoro
L’esternalizzazione del lavoro, o outsourcing, implica l’affidare una parte della produzione o dei servizi a un’azienda esterna. Questo può riguardare sia una fase della lavorazione vera e propria, oppure attività extra, come il processo di recruiting, la gestione della contabilità o le strategie di marketing.
Per quanto non considerato da molti, che preferiscono gestire tutto internamente, l’outsourcing è un ottimo strumento per ridurre i costi aziendali. Rivolgendoti a professionisti esterni, non dovrai investire in personale o attrezzature particolari, per svolgere quel determinato compito.
Non solo la società esterna garantisce una specializzazione in quella precisa area di competenza, ma ti permetterà di concentrarti su quello che è davvero il tuo core business aziendale.
Immagina un’impresa artigianale, potrebbe chiedere a un’azienda di marketing di svolgere tutta la parte inerente alla comunicazione e alla vendita online. Quanto guadagnerebbe in termini di tempo e risultati? Ne vale la pena. Esternalizzare alcune attività è un vantaggio competitivo che, non solo ti aiuta a ridurre i costi, ma contribuisce a farti ottenere risultati migliori.
Lavoro in somministrazione: perché può aiutarti a ridurre i costi
Il lavoro in somministrazione è una brillante soluzione per ridurre i costi del personale. In questo speciale contratto, attivo in Italia dal 2003 per sostituire quello interinale, sono coinvolti 3 soggetti:
- lavoratore somministrato;
- utilizzatore (l’azienda che ha bisogno di personale);
- somministratore (l’agenzia che fornisce il servizio).
Il contratto di lavoro in somministrazione può essere determinato o indeterminato e ha in sé numerosi vantaggi, sia per il lavoratore che per l’azienda che lo assume. Il primo, infatti, godrà degli stessi diritti e benefit degli altri dipendenti di pari livello, mentre l’azienda potrà godere di 3 benefici principali. Eccoli.
#1 Riduci i costi del personale
È il somministratore che si prende la responsabilità di selezionare il personale più qualificato da proporre alla tua azienda. Quindi, non avrai bisogno di un reparto HR per forza, né tanto meno di affidare il compito a un collaboratore interno, aumentando il suo carico di lavoro. Questo si traduce in risparmio di tempo e ottimizzazione del budget legato alla fase di recruiting.
Ma non solo. Assumendo personale somministrato già qualificato per una specifica mansione, diminuirai anche i costi di formazione. Hai un lavoratore pronto a inserirsi nella tua realtà aziendale e a offrirti le proprie competenze.
#2 Trasforma i costi fissi in costi variabili
Il contratto di lavoro in somministrazione ti permette di adattarti più agevolmente ai flussi di lavoro e all’andamento del mercato. Il difficile periodo appena trascorso ci ha insegnato come la struttura aziendale debba essere flessibile, così da affrontare stalli o picchi nell’attività lavorativa.
Il lavoro in somministrazione ti garantisce proprio questo, andando ad assumere i dipendenti solo nel momento in cui ne hai bisogno, e per il tempo che ritieni opportuno. Quello che sarebbe quindi un costo fisso, si trasforma in un costo variabile, che ti consentirà di far fronte ai momenti di flessione.
#3 Trova il personale alle migliori condizioni di mercato
Uno dei pochi limiti del lavoro in somministrazione risiede nella ricerca e selezione dell’Agenzia che possa fornirti le risorse umane alle migliori condizioni sul mercato. Grazie alla consulenza specializzata di un broker delle risorse umane puoi accelerare tutto il processo di recruiting e assicurarti, nel minor tempo possibile, i lavoratori qualificati a condizioni contrattuali più vantaggiose.
E, naturalmente, il tutto nel rispetto delle parti coinvolte: azienda, agenzia e lavoratore. Proprio come sancito dal decreto legislativo n. 81/2015, che disciplina i contratti di somministrazione.
Scegli il lavoro in somministrazione per ridurre i costi aziendali
Oltre a massimizzare le competenze dei tuoi dipendenti, aiutandoli a essere più produttivi con nuove tecnologie e un’organizzazione interna migliore, puoi assumere lavoratori somministrati a condizioni economiche favorevoli. Hai l’occasione per rivedere le tue priorità e ridurre i costi aziendali con azioni mirate, senza che possano influenzare la qualità del lavoro.
La pandemia da Covid-19 ci ha insegnato che dobbiamo essere pronti a snellire i processi e a essere più elastici. Il lavoro in somministrazione è il modo più efficace per abbattere le spese e preservare il budget.
Con Deine Group, la prima realtà in Italia a operare come broker in ambito risorse umane, potrai iniziare questo processo anche nella tua azienda. La nostra consulenza personalizzata, senza oneri aggiuntivi, mira a soddisfare le tue esigenze, per trovare il profilo ideale alle migliori condizioni contrattuali.
Possiamo aiutarti a ottimizzare i costi aziendali senza compromettere l’eccellenza dei tuoi processi interni. Se vuoi saperne di più, contattaci senza impegno e scopri tutto quello che possiamo fare per la tua impresa.