Prendere decisioni è il lavoro più importante per chi occupa un ruolo di responsabilità. E quelle che riguardano la selezione del personale sono complesse e rischiose. Possono danneggiare l’azienda e destabilizzarne i delicati equilibri.
Assumere un nuovo collaboratore lasciandoti fuorviare dai pregiudizi può indurre a gravi errori. Ognuno di noi ha una serie di bias cognitivi, convinzioni condizionate da idee preesistenti nella nostra mente. Sono schemi di deviazione del giudizio difficili da individuare e da tenere sotto controllo. Spesso, non hanno alcun legame logico o razionale.
Questi percorsi mentali errati non solo riescono a ostacolare la nostra crescita individuale: vanno anche a insinuarsi nelle operazioni di reclutamento di tantissime aziende. Dunque, quali sono e come evitare le trappole nascoste nei processi di selezione del personale? Sarà meglio scoprirlo subito.
Comprendere per evitare i pregiudizi nel processo di selezione del personale
Per avere assunzioni più inclusive ed eque, le imprese possono affidarsi ai più tecnologici strumenti di selezione del personale. Esistono software in grado di fare il primo screening dei curricula sulla base di dati oggettivi. Eppure, sono ancora poche le aziende che utilizzano questo tipo di programmi. Ciò vuol dire che a oggi, i candidati vengono scelti o esclusi sulla base delle preferenze di un individuo.
Quando a prendere una decisione è un essere umano, dobbiamo sempre tenere conto dei suoi bias cognitivi. Sono automatismi della mente che spingono verso decisioni approssimative e sbagliate, sia nella vita privata che nel lavoro.
Ecco perché è fondamentale non solo diversificare il processo di selezione del personale, ma anche affidarsi alla giusta agenzia per il lavoro in somministrazione: puoi contare su recruiter esperti e in grado di aggirare i preconcetti.
Di seguito vediamo una serie di pregiudizi che potresti non sapere di avere. Non solo, capiremo anche come questi influenzino il tuo cervello nella selezione delle risorse umane.
Chi arriva ultimo vince: l’effetto recency
L’effetto recency è una caratteristica della nostra memoria, nello specifico della memoria a breve termine. Ovvero, più un’informazione è recente, meglio ce la ricordiamo.
Durante la ricerca del tuo candidato ideale, questo effetto ti spingerà a scegliere l’ultimo idoneo che hai intervistato. Semplicemente, perché è quello che ti ricordi con maggiore chiarezza. Esserne consapevoli aiuta a prendere decisioni migliori. Ecco perché è fondamentale avere un processo di recruiting strutturato e basato su dati oggettivi.
Ci siamo già visti? L’effetto della mera esposizione
L’effetto della mera esposizione è il fenomeno per cui, anche durante il reclutamento e la selezione del personale, favoriamo le situazioni con cui abbiamo maggiore familiarità.
Davanti a due soggetti con le stesse capacità, tenderai verso quello che hai già incontrato in un’altra occasione, a discapito di chi, invece, vedi per la prima volta. È fondamentale prendere coscienza dell’influenza che questo fenomeno ha sulla tua mente, per evitare di commettere errori.
(Non) c’è confronto: l’effetto contrasto
Quando un candidato ti sembrerà migliore di quello che lo ha direttamente preceduto, tenderai ad attribuirgli una valutazione più elevata rispetto alla realtà. Al contrario, se la persona arrivata per prima è molta brava, chi segue rischierà di essere svalutato.
In definitiva, l’effetto contrasto induce a sovrastimare o sottostimare un candidato rispetto a uno standard divenuto ideale. In questo caso, la prestazione di un candidato precedente o seguente a un altro diviene un metro di paragone che distorce la valutazione di chi hai davanti.
“Il falso consenso” o “attenzione all’alma mater”
Durante un colloquio, hai mai avuto la sensazione che il soggetto di fronte a te ragionasse esattamente come fai tu? Ecco il bias del falso consenso. Durante il processo di selezione del personale questo fenomeno ti farà scegliere un candidato sulla base della condivisione di un sistema valoriale.
È un pregiudizio che porta a situazioni per cui, in molte aziende, tutti i nuovi assunti provengono dalla stessa università di un senior o hanno fatto esperienze simili. Questo non vuol dire che assumerai personale non qualificato, ma corri il rischio di perdere per strade quello che invece era un candidato migliore.
Selezione del personale: lasciali essere… L’effetto framing
È il bias cognitivo che ti fa credere di avere già un quadro definito della situazione. Sotto questa influenza, porrai solo domande molto specifiche e farai di tutto pur di indirizzare le risposte di chi hai davanti.
Di conseguenza, il candidato tenderà a dirti quello che crede tu voglia sentire, limitando la sua personalità e non mostrandoti le sue reali potenzialità. L’effetto framing è un boomerang di ritorno destinato a deludere le tue aspettative.
Non deve piacere a te: il bias della straordinarietà
Il bias della straordinarietà è il più subdolo e pericoloso preconcetto in fase di selezione delle risorse umane. È il pregiudizio che ti farà preferire un candidato perché ritieni possieda caratteristiche fuori dal comune.
Trovi geniale chi parla più lingue? Allora, anche se la posizione non lo richiede, tenderai a volere assumere il candidato fluente in italiano, russo, tedesco, e chi ne ha più ne metta. Per quanto sia un’abilità straordinaria, può non essere in linea con le mansioni richieste. A lungo andare, le scelte influenzate da questo bias cognitivo potrebbero portare alla frustrazione del candidato e alla sua incapacità di offrirti le performance di cui hai bisogno.
Processo di selezione del personale: ne va del futuro della tua azienda
Il pregiudizio nelle assunzioni rappresenta un problema enorme, non solo per le risorse umane, ma per chiunque abbia a cuore il successo della propria attività.
Purtroppo, i bias cognitivi che influenzano le tue decisioni non spariranno dall’oggi al domani. Il tuo cervello li adora. Però, puoi adottare misure efficaci per creare un processo di selezione del personale più completo e obiettivo.
Le Agenzie per il lavoro in somministrazione rappresentano un’ottima soluzione. Adottano protocolli che consentono di ridurre i rischi e ti aiutano ad accelerare le dinamiche di selezione. Inoltre, hai la possibilità di testare il lavoratore somministrato e verificare se soddisfa le tue necessità.
In Deine Group operiamo con la logica del broker e monitoriamo il mercato della somministrazione lavoro. Il nostro obiettivo è comprendere le tue esigenze, chiarire insieme a te il profilo del candidato perfetto e cercare sul mercato le migliori soluzioni contrattuali.
Se vuoi un’accurata selezione del personale, contattaci senza impegno. Rispetti il budget, acceleri l’inserimento dei lavoratori e sei subito pronto ad affrontare le sfide del mercato.